NÉ GONNA
NÉ PANTALONI

“Chi salva una vita, salva l’umanità intera” Talmud

Progetto di teatro sociale

“Né Gonna né Pantaloni”

Performance teatrale e tavola rotonda

“Né Gonna né Pantaloni” è un progetto che affronta il tema dell’identità di genere  e si inserisce nei contesti del teatro sociale, presentando una performance per sei attrici, che porta lo stesso titolo del progetto, e una tavola rotonda che affronta da più punti di vista le declinazioni e le ricadute che l’identità del genere femminile porta con sé.

La performance è dedicata alla narrazione della storia di Lalù,  abbreviazione di “La Luna Nera”: un personaggio d’invenzione nato dai vissuti autobiografici delle attrici, cucito su una drammaturgia collettiva di corpo, parola e uso di alcuni oggetti quotidiani, propri dell’immaginario collettivo da cui Lalù proviene. Le sei Lalù, che rappresentano sei età evolutive del personaggio e le sfumature della sua anima,  cercano di riconoscersi tra loro, guardandosi, provocandosi, avvicinandosi e infine ritrovandosi nell’unicità dell’identità della donna, per  riconoscere le cicatrici che fanno di Lalù, Lalù: segni  inevitabili, lasciati dalle tante forme di violenza che costituiscono oggi il portato culturale cristallizzato che fa dell’identità un genere, e quindi nello specifico il “genere femminile”.

La tavola rotonda, della durata di tre quarti d’ora, è una maniera discorsiva di significare, in termini psicologici, giuridici e linguistici le tante questioni aperte dalla scena sociale sulla violenza di genere. Fanno la tavola rotonda gli interventi di: Isadora Fortino, psicologa e psicoterapeuta attiva in Emilia Romagna; Roberta Manfredini, psicologa, psicoterapeuta, criminologa e docente universitaria; Irene Pani, docente universitaria di lingua inglese, insegnante di yoga, educatrice Med ; Francesca Ripoli, avvocata. Al termine della tavola rotonda è previsto un momento di confronto con gli ospiti.

Argomenti trattati:

  • Isadora Fortino: “l’identità di genere, gli stereotipi di genere ieri e oggi”. Analisi dei meccanismi psicologici della persona vittima di violenza, i risvolti psicologici che la donna vittima di violenza (violenza declinata in tutte le sue forme, fisica, psicologica, economica) si trova a vivere  all’interno di questa esperienza traumatica e quali sono i meccanismi di difesa inconsci che la vittima attua per fronteggiare l’abuso e la violenza subita.
  • Roberta Manfredini: “comportamenti disfunzionali” culturalmente tramandati e acquisiti; l’uomo maltrattante che emerge dai racconti delle donne- vittime; l’esperienza di cura degli uomini maltrattanti e il ruolo dello psicologo; donne come possibili voci del cambiamento.
  • Irene Pani: “La scelta delle parole e il tabù linguistico”:

l’intervento tratterà la funzione straordinaria e tremenda del linguaggio. Una manipolazione che passa attraverso la scelta delle parole che investe tutti gli aspetti della vita associata e che, in molti casi, si fa violenza. Si spiegherà brevemente cos’è il tabù linguistico, ovvero l’espressione inibita, e si farà un accenno al non-linguaggio e al gioco di parole.

Saranno analizzate linguisticamente ed etimologicamente parole come scelta, vergogna, vittima.

  • Francesca Ripoli: “Le radici culturali della violenza contro le donne e della violenza di genere. La prevenzione della violenza, anche attraverso la promozione di un cambiamento culturale” : mantenendo il focus sulla Convenzione di Istanbul (11 maggio 2011, ratificata dal Parlamento con Legge 27/06/2013 n. 77), nonché sulla relazione della Commissione di inchiesta del senato “sul femminicidio nonché su ogni violenza di genere” del 6 febbraio 2018 (comunicata alla Presidenza il 5 marzo 2018), si analizzeranno alcuni strumenti e “presidi” fondamentali per il contrasto della violenza contro le donne, nonché alla violenza di genere. Le parole e le testimonianze delle donne che hanno subito violenza. Nei mondi che vengono a contatto con la violenza sulle donne i pregiudizi e gli stereotipi di genere dominano la scena, smascheriamoli

Il progetto “Né Gonna né Pantaloni” è già stato ospitato e supportato dai comuni di: Lomello (PV), Locate di Triulzi (MI) e Buccinasco (MI). E’ stato inoltre ospite presso il Circolo Wood di Arona (NO).

SCHEDA TECNICA DELLA PERFORMANCE:

Durata: 40 minuti.

Allestimento: 1 ora.

Adattabile ad ogni tipo di location, la messa in scena predilige spazi non deputati al teatro, che possono prevedere la vicinanza tra attrici e pubblico. Non necessita di particolari accorgimenti illuminotecnici.

Uso di mixer audio e  di video proiettore in dotazione dell’associazione.